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12.6.2000 - Santina Mastinu Marras

Stato

Presidente: MARIO D'ANDRIA
Giudice a Latere: STEFANO PETITTI
Pubblico Ministero: FRANCESCO CAPORALE
Cancelleria: ORIETTA CALIANDRO

UDIENZA DEL 12.6.2000
Esame del teste: SANTINA MASTINU MARRAS

PRESIDENTE: allora SUAREZ MASON è difeso dall'Avvocato... in sostituzione dell'Avvocato Scialla...

AVV. MASINI: l'Avvocato Dario Masini.

PRESIDENTE: Dario Masini. Assente l'imputato RIVEROS, lo stesso Difensore, già contumace RIVEROS, così gli altri imputati tutti già contumaci difesi dall'Avvocato Antonio Strillacci che è presente. Per le Parti Civili le ha già segnate? No. Sono presenti l'Avvocato De Figueireido per il Presidente del Consiglio dei Ministri, Avvocato Maniga e l'Avvocato Gentili, poi chi altro c'è?

VOCE: (lontana dal microfono).

AVV. CAMBA: l'Avvocato Camba per la Regione sarda.

PRESIDENTE: basta? Possiamo iniziare, chi vogliamo fare entrare?

P.M.: vorrei che venisse sentita la Signora SANTINA MASTINU.

PRESIDENTE: sì, facciamola entrare.

ESAME DEL TESTE MASTINU SANTINA.-

PRESIDENTE: non parla italiano, vero? Se può leggere quelle... quella dichiarazione.

MASTINU S.: (assolta formula di rito).

PRESIDENTE: come si chiama lei?

MASTINU S.: SANTINA MASTINU, vedova de MARRAS.

INTERPRETE: vedova MARRAS.

PRESIDENTE: nata quando e dove?

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: il primo aprile del 1948 in ITALIA.

PRESIDENTE: dove? In quale città, quale paese?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: SARDEGNA.

MASTINU S.: provincia di ORISTANO.

INTERPRETE: in provincia di ORISTANO, SARDEGNA.

PRESIDENTE: sì, e risiede dove?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: vivo in BUENOS AIRES, ARGENTINA.

INTERPRETE: abita a BUENOS AIRES, ARGENTINA.

PRESIDENTE: in via?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: in VIA CANADA' in IFILIOVEST (come da pronuncia).

PRESIDENTE: Pubblico Ministero può rivolgere le domande.

P.M.: sì, Signora SANTINA lei è la sorella di MARTINO MASTINU e la vedova di MARIO MARRAS, io vorrei che ci dicesse innanzi tutto quale lavoro svolgevano suo fratello e suo marito?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: sì, mio marito... (...).

INTERPRETE: mio marito lavorava presso i cantieri "MESTINA".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mio fratello MARTINO lavorava presso i cantieri ASTARSA.

P.M.: e suo fratello MARTINO svolgeva attività sindacale all'interno del Cantiere ASTARSA?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mio fratello era un delegato interno dei cantieri ASTARSA.

P.M.: senta, nel novembre del '75 suo fratello fu fatto oggetto di un sequestro, un primo sequestro, lei cosa è in grado di riferire in ordine a questo primo sequestro di suo fratello?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mio fratello MARTINO fu sequestrato il 5 novembre del 1975.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mentre usciva dai cantieri si stava dirigendo a una riunione...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sono arrivati alla Stazione CARUBAN avevano fatto in pratica tre isolati del cantiere...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: lo sequestrarono, gli occupanti di due macchine erano quattro, cinque persone, l'hanno fatto uscire dalla sua macchina e l'hanno portato appresso alla loro macchina.

P.M.: chi era... insieme a suo fratello MARTINO ci furono altre persone sequestrate in questa circostanza?

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: in quel momento con MARTINO c'erano ALDO RAMIREZ JORGE VELARDE.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: furono portati a a un luogo che io ignoro, mio fratello fu torturato molto pesantemente.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e apparvero di nuovo dopo due/tre giorni, ma non ricordo esattamente quanti giorni passarono.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando MARTINO è ritornato ho potuto vedere... perché lui mi ha fatto vedere, i segni delle torture che aveva nel petto, nelle mani e nella bocca.

P.M.: senta, quando è ritornato in libertà dopo questo suo primo sequestro, suo fratello ha ripreso a occuparsi di attività sindacale o era cambiato qualcosa dentro... dentro di lui?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo il suo sequestro MARTINO continua a lavorare fino a febbraio del 1976...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a febbraio del '76 uccidono due compagni suoi del cantiere e anche la moglie di uno di loro...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi MARTINO decide di andare via perché aveva paura di essere di nuovo sequestrato o addirittura di essere ucciso.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: decide di andare a lavorare all'isola di PAICARABI'...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: è rimasto a lavorare presso quest'isola per circa un mese e mezzo fino a che il 22 maggio...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando eravamo lì tutti riuniti con la famiglia arrivano due lance con del personale civile.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: (...). Ah, militare e civile, chiedo scusa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: scendono dalle lance che già sparavano con le proprie armi, sparavano in aria e...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: hanno spaventato tutta la famiglia che si trovava sul posto e hanno chiesto dove si trovava MARTINO.

P.M.: un attimo, questo Signora SANTINA lei lo riferisce perché lo ha appreso da sua madre e suo padre?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, in quel momento io non ero con loro.

P.M.: quindi sta... mi scusi, sta riferendo di quello che accadde il 22 maggio del '76 su questa isola di PAICARABI' presso il podere di JUAN MASALA?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, esattamente.

P.M.: quindi detto questo, che cosa le venne raccontato subito da suo padre e da sua madre in relazione a questo episodio?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi raccontano quello che ho precedentemente riferito.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi raccontano che il giorno dopo questo fatto loro sono rimasti in casa, perché i militari sono rimasti anche loro sul posto.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo due ore del loro arrivo hanno arrestato ROSA, mia cognata.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e l'hanno portata via, e alcuni militari sono rimasti controllando la casa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: fino a quel momento di MARIO non si sapeva nulla.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: fino a che il giorno dopo, la mattina presto MARTINO è venuto perché aveva saputo della morte di MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: parla con i miei genitori e mio padre gli dice di andare via perché lo stanno cercando.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo che MARTINO apprende della morte di MARIO è venuto BRUNO CAMER...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...per confermare che MARIO è stato ucciso molto vicino a casa sua.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e il pomeriggio mio padre e mia madre sono andati via da PAICARABI'.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sono arrivati a casa mi hanno raccontato quello che era successo nell'isola.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mia madre mi racconta che ROSA è stata sequestrata, a MARTINO l'hanno visto quella mattina e che MARIO è stato ucciso.

P.M.: quindi se ho capito bene, nel momento in cui arrivano queste decine di militari su quest'isola, si trovavano fisicamente sul posto suo padre e sua madre, ma MARIO insieme a suo fratello MARTINO e a sua cognata ROSA ZATORRE in quel momento non erano sul posto quando sbarcarono i militari.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, sì erano lì.

P.M.: erano lì, ma erano già presenti nel momento in cui scesero da queste lance, di cui parlava prima la signora, i militari?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, sì erano presenti.

P.M.: non si erano allontanati, forse non ricorda bene, perché ho qui dichiarazioni rese a suo tempo della signora, non si erano allontanati per cercare qualcosa, del pepe per... per il maiale?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sono arrivati i militari in effetti né ROSA, né MARIO, né MARTINO e né VANINA erano sul posto.

P.M.: perché erano andati dove in quel momento?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: erano andati a comprare qualcosa per condire il cibo.

P.M.: quindi, è quando loro tornano con la barca sull'isola, si accorgono che ci sono dei militari?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando loro erano sulla barca, MARTINO, MARIO e ROSA vedono i militari...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...quindi MARIO corre insieme a VANINA, ROSA corre da un'altra parte e MARTINO anche lui da un'altra parte ancora.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e lì che MARIO si dirige di corsa verso la casa di BRUNO CAMER.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e MARIO viene ucciso in quella occasione, e ROSA la prendono perché lì nel correre cade.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questo accade il 22 maggio.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perciò il giorno dopo mia madre apprende della morte di MARIO, mentre che ROSA aveva assistito nel momento in cui veniva portata via.

MASTINU S.: (...).

P.M.: quindi... continui pure, signora, sì.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mia madre sapeva che a MARTINO non era successo nulla, perché il giorno dopo l'aveva rivisto ed è MARTINO che gli dice che MARIO è stato ucciso.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e in seguito questo fatto venne confermato da BRUNO CAMER.

P.M.: ecco, ci vuole spiegare un po' fisicamente, noi abbiamo una videocassetta, ma... l'ho dimenticata in ufficio, succede, adesso vediamo se riesce ad arrivare prima che termini l'esame della Signora SANTINA. Può spiegarci intanto queste isolette, questa in cui si trova il podere di MASALA e quella di CAMER, come sono ubicate, cioè stiamo parlando del DELTA DEL PARANA' o meglio del canale poi che si restringe.

INTERPRETE: (...).

P.M.: può descriverci queste isolette, l'isola di PAICARABI'?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: queste isole hanno molta vegetazione, ci sono delle piantagioni.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: per muoversi all'interno si può fare soltanto con una lancia, con una barca.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: non so che altro posso aggiungere in merito a cos'è un'isola.

P.M.: sì, no, voglio dire dall'isola... diciamo dal podere di... di MASALA a quello invece di CAMER, è necessario finire in acqua o si può raggiungere con un salto, ecco questo...

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dalla casa di MASALA alla casa di CAMER si può arrivare a piedi.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: si può arrivare anche in barca, però camminando duecento, trecento metri si arriva a casa di CAMER.

P.M.: quindi se ho capito bene, quando suo fratello MARTINO insieme alla moglie ROSA ZATORRE, a suo marito MARIO MARRAS e alla piccola VANINA che aveva due anni, tornano nell'isola e si accorgono della presenza dei militari, suo fratello MARTINO riesce a nascondersi nella boscaglia?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: MARTINO si nasconde in mezzo agli arbusti, e... MARIO corre verso la casa di CAMER.

P.M.: MARIO aveva in braccio VANINA?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, MARIO aveva in braccio VANINA.

P.M.: quanto aveva VANINA all'epoca?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: due anni e mezzo.

P.M.: e ROSA ZATORRE invece sua cognata, la moglie di MARTINO?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ROSA corre, ma inciampa, cade ed è in quel momento che viene presa da... (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dai militari.

P.M.: quindi in questa circostanza suo marito viene poi inseguito e raggiunto nel potere di CAMER dove viene ucciso.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a MARIO lo inseguono ed è lì che lo uccidono, lui riesce a nascondersi in mezzo a degli arbusti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ed è lì che venne ucciso.

P.M.: e ROSA ZATORRE, diceva, in quello stesso pomeriggio del 22 maggio del '76 viene sequestrata, quanti giorni durò il sequestro di sua cognata ROSA ZATORRE?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: non ricordo i giorni esatti, però dovrebbero essere dodici o quindici giorni.

P.M.: cosa le raccontò quando venne liberata, sulle torture subìte e sul posto dove... dove era stata portata?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando ROSA è stata rimessa in libertà, lei non mi ha raccontato dove era tenuta in sequestro, forse perché lei non lo sapeva neanche.

P.M.: ma le disse se era stata incappucciata, bendata?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi racconta delle torture che le hanno inflitto mentre era sequestrata, mi racconta che è stata incappucciata, bendata, poi ammanettata.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando l'ho vista aveva i segni alle caviglie e ai polsi.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: cioè i segni delle manette appunto e nel petto ho potuto vedere i segni della picana, le bruciature.

P.M.: quindi era stata torturata con la picana elettrica.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, l'hanno torturata con la picana elettrica.

P.M.: le disse, che cosa le chiedevano durante questo sequestro, la sottoposero a interrogatori, cosa cercavano da lei?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a ROSA le veniva chiesto di MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: volevano sapere dove si trovava lui in merito alla sua attività sindacale.

P.M.: sì.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: altre domande non so, perché loro insistevano molto su MARTINO, avevano interesse a sapere di MARTINO.

P.M.: adesso veniamo a lei Signor SANTINA. Lei ha detto non era presente il 22 maggio a PAICARABI' quando venne ucciso suo marito e venne sequestrata sua cognata. Quand'è che per la prima volta dopo l'assassinio di suo marito lei si è portata a PAICARABI'?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io sono ritornata a PAICARABI' il giorno 16 giugno.

P.M.: era andata per fare cosa, signora?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi sono recata presso l'isola del PAICARABI' perché volevo sapere cosa era successo con MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perché non capivo la sua morte, non aveva nessun senso.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi quando sono arrivata, sono riuscita a parlare con un signore, una persona di cittadinanza uruguaia e...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questa persona mi ha raccontato di aver visto MARIO che correva con VANINA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi ha detto che la persona che ne sapeva sicuramente di più era BRUNO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ma non sono riuscita a parlare con BRUNO durante quella giornata, perché mi trovavo in compagnia di questa persona uruguaiana.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mentre parlavo con lui alle mie spalle si sono avvicinate due persone in abiti civili.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno chiesto i documenti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: confermano il mio nome e cognome e mi chiedono se sono la sorella del TANO MASTINU.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi hanno chiesto se io mi ero recato in quel posto a trovare mio fratello.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi ho chiesto... ho detto di no, che io non sapevo nulla di mio fratello e mi ero recata sul posto a sapere cosa era successo con MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro mi hanno detto che non avevano altre domande da rivolgermi e ho chiesto se potevo andare via.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho attraversato il fiume, sono andata a casa di JUAN MASALA che si trovava di fronte.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sono arrivata a casa di JUAN MASALA dopo circa dieci minuti di nuovo alle mie spalle...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e... sono venute di nuovo queste due persone.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi hanno riferito che dovevano portarmi via con loro a farmi delle domande, perché il loro capo così ha ordinato.

P.M.: queste due persone le aveva mai viste prima, le ha viste successivamente?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quel giorno fu la prima volta che le vedevo, però in seguito li ho visti in varie occasioni.

P.M.: adesso ci spiegherà in quali, però vorrei che finisse questo racconto, quindi il 16 giugno queste due persone che le chiedono se fosse la sorella di MARTINO e se si trovasse lì per incontrare il fratello, che cosa fanno?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: in quel momento loro mi portano con loro, mi fanno camminare attraverso una piccola montagna, in mezzo agli alberi.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi fanno salire su una lancia...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...sulla lancia c'era scritta Prefettura di TIGRE.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi dicono che mi avrebbero portato a parlare con il loro capo, che dopo due/tre ore sarei rilasciata.

MASTINU S.: quindi era una lancia della Prefettura Navale di TIGRE?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: sì, era una lancia della Prefettura.

INTERPRETE: sì, era una lancia della Prefettura.

P.M.: dove venne portata, signora?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ancora non avevo la cappuccia, il cappuccio e nella lancia ho camminato per circa cinque minuti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: in seguito mi hanno messo un cappuccio e mi hanno trasferita di lancia.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e lì mi hanno detto che da quel momento in poi saremmo andati via affinché io facessi le mie dichiarazioni.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi collocano dietro la lancia e continuo a essere con... ad avere un cappuccio, a essere ammanettata, ero coperta con una specie di telo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: abbiamo camminato per circa mezz'ora, non so dire esattamente il tempo, perché camminavamo abbastanza spediti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: siamo arrivati sul posto, mi hanno fatto salire delle scale di legno.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi hanno fatto entrare in una stanza il cui pavimento era anche di legno.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: la persona che mi portava ha detto: "signore gliel'abbiamo portata".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: la persona che mi riceve mi domanda: "lei è sorella di ?".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: gli ho risposto di sì, e quindi lui mi ha detto: "adesso parlerai".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno portata in un'altra stanza.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dove mi hanno fatta sdraiare o su un letto o su una branda elastica.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno ammanettata sia i piedi che le mani.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno lasciata lì durante qualche ora e in serata sono arrivate le persone che poi mi hanno interrogata.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: continuano a chiedermi di MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno chiesto anche che armi possedeva MARIO e circa l'attività sindacale di MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho risposto che MARIO non aveva nessun tipo di attività sindacale, era semplicemente un operaio.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ma loro erano interessati a MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo varie domande in cui venivo continuamente colpita, perché io ho sempre negato di sapere dove era MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: hanno smesso di colpirmi e sono andati via.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sono rimasta lì, ma in realtà penso di aver perso la nozione del tempo, perché non so se sia passata una notte, un giorno, si perde la nozione del tempo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: il giorno successivo ritornano continuano a farmi delle domande e continuano a picchiarmi, perché io continuavo a negare di sapere dove era MARTINO e loro ritenevano che io dovevo saperlo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quella notte loro escono e vanno presso la mia abitazione a perquisirla.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: il giorno successivo mi rilasciano in libertà, in realtà io mi sono accorta del tempo trascorso successivamente e mi sono resa conto che erano passati quattro giorni.

P.M.: senta, lei era bendata e incappucciata, è riuscita comunque... lei ha parlato prima di scale di legno che ha dovuto salire per raggiungere questo posto, questa camera, è riuscita a capire che luogo fosse quello dove era stata tenuta sequestrata?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi sono resa conto che si trattava della Prefettura, perché per arrivare da PAICARABI' alla Prefettura vi si arrivava soltanto con la lancia.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: è una zona che conosco abbastanza bene, perché ci sono passata in diverse occasioni per motivi diversi da questo qua.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perciò ritengo di essere stata presso dalla Prefettura, quella stessa sera quando loro mi hanno... la sera che loro mi hanno rilasciato.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno fatto salire su un'autovettura e dal percorso fatto da... la pre... da quel posto fino a dove sono rimasta... rilasciata in libertà

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sicuramente si trattava di un posto molto vicino dove ero stata rilasciata in libertà.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi spingono fuori dalla macchina, mi fanno scendere, mi fanno sdraiare in strada.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi dicono: "ecco qui i tuoi documenti, non ti togliere il cappuccio fino a passare almeno dieci minuti".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi dicono: "la prossima volta che ti prendiamo ti uccidiamo", comunque già precedentemente mentre loro mi colpivano...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro mi dicevano un modo di beffa "povere le tue bambine sono rimaste senza padre..."...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ..."...e adesso rimarranno anche senza madre".

P.M.: SANTINA lei diceva prima che queste due persone che l'hanno sequestrata sull'isola, diverse volte dopo, dopo che viene liberata, quindi in questa occasione qui, le rivide, le rivide in che occasioni?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo che mi hanno rilasciata io ho rivisto queste persone, sono venute a prendere il caffè presso la mia abitazione.

P.M.: ma le conosceva prima, cioè a che titolo venivano a prendere il caffè?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io queste persone le ho conosciute perché erano coloro che mi avevano sequestrata.

P.M.: quindi dopo averla rilasciata sono andati in casa sua con la scusa di prendere un caffè?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, dopo qualche giorno loro sono venuti a casa mia con la scusa del caffè appunto...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: entrarono in casa come se fossero degli amici, ma era tanto la paura e la pressione che esercitavano su di noi, che noi eravamo costretti ad aprire la porta.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perché loro quando arrivavano a casa non è che bussavano alla porta con gentilezza, bussavano con le armi violentemente e quando entravano dentro casa, prendevano il caffè e lasciavano le armi sul tavolo.

P.M.: senta, dal 22 maggio da quando suo marito MARIO venne ucciso a PAICARABI' e sua cognata sequestrata, quand'è che rivide per la prima volta suo fratello MARTINO?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a MARTINO l'ho rivisto il giorno 7 luglio.

P.M.: quindi in tutto questo periodo dal 22 maggio al 7 luglio suo fratello viveva nascosto e nessuno dei familiari né lei, né sua madre e né suo padre sapevate dove... dove si trovasse?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dal giorno 23 maggio che è stata l'ultima occasione in cui abbiamo visto MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: noi non sapevamo nulla su di lui perché era... continuava a essere nascosto, perché era comunque ricercato.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: lo vidi il giorno 7 luglio nel pomeriggio.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perché il giorno precedente era venuto il Padre JUAN.

P.M.: chi è Padre JUAN?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: un Prete..

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ad avvertire mia madre che MARTINO si trovava presso la chiesa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e desiderava vedere la famiglia.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi mia madre e mio padre decidono di andare a vedere MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: al loro ritorno mi raccontano che MARTINO aveva delle lesioni, perché era stato nascosto in mezzo agli arbusti, agli alberi.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi raccontano anche che MARTINO era molto addolorato per la morte di MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e lui diceva: "poverette le figlie di mia sorella che sono rimaste senza il padre..."...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ..."...non vorrei che mi odiassero", quindi quando i miei genitori mi hanno raccontato...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho deciso di andare a trovare MARTINO per rassicurarlo che non ci sarebbe mai stato dell'odio nei suoi confronti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perciò il giorno 7 luglio io mi reco da lui per parlare con lui e per tranquillizzarlo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e penso che sia stato un errore andarlo a trovarlo, perché il giorno 7 luglio durante la notte...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi ritornano a bussare alla mia porta...

P.M.: uhm, chiedo scusa, chiedo scusa un attimo. Quindi lei in realtà il 7 luglio di pomeriggio, devo pensare, incontrò suo fratello da sola.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: sì.

INTERPRETE: sì.

P.M.: dove si trovava suo fratello, dove era nascosto?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: si trovava presso la casa di uno zio FRANCISCO DE MONTES nella località di BECAR.

P.M.: quindi ebbe modo di parlare per l'ultima volta con MARTINO nel pomeriggio del 7 luglio, poi tornò a casa e allora cosa accade, ecco forse è quello che stava raccontando prima, in tarda serata cosa accade?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quel pomeriggio io faccio ritorno a casa, però quando arriva la notte...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: bussano alla porta, quando domando di chi si tratta...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...mi viene risposto: "siamo i militari".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando ho aperto la porta e li ho visti...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...si trattavano delle stesse persone che mi avevano sequestrata.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi dicono: "devi venire dove si trova MARTINO, ci devi portare da lui".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: rispondo di non sapere dove si trovava MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e dico che è più di un mese che non lo vedo, che non so nulla di lui.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro mi hanno detto: "tu questo pomeriggio sei uscita, ti sei vista... ti sei vista con lui".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho negato, ho detto che mi ero recata a fare delle compere.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi dicono: "devi venire con noi, perché altrimenti questa volta saranno le tue figlie"...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: era una minaccia nei miei confronti, nei confronti delle mie figlie.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi sono andata via con loro, mi hanno fatto salire sull'autovettura.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io riconoscevo la strada e in effetti ci stavano dirigendo verso la casa di FRANCISCO MONTES.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: siamo arrivati alla casa ed è lì che mi hanno messo un cappuccio in testa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi hanno chiesto di chiamare MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io continuavo a negare, perché non potevo chiamare MARTINO in quel momento.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perché io appunto mi rifiutavo sono scesi dalla macchina tre persone.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e con me è rimasta la persona che guidava l'autovettura.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: non so calcolare bene il tempo, però ritengo di essere stata lì dieci/quindici minuti.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sentivo delle urla.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sapevo che le altre tre persone stavano cercando di prendere MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi uno di loro si è avvicinato all'autovettura.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e ha detto all'autista: "vieni ad aiutarci che noi non possiamo".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi sento che stanno trascinando MARTINO, trascinavano MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e sento la voce di MARTINO che rivolgendosi all'ultima persona che è scesa e che era colui che guidava l'autovettura.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: gli ha detto: "PORCHETTO ma perché mi fai questo, cosa ti ho fatto io".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: queste sono le testuali parole di MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi mi fanno passare sul... sul sedile davanti dell'autovettura.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a MARTINO l'hanno fatto sistemare nel sedile di dietro.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi riportano a casa mia.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: MARTINO durante questo tragitto aveva delle lesioni, perché si lamentava molto, in continuazione.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno lasciata molto vicino alla mia abitazione.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro sono scesi e io ho chiesto a loro di fornire dell'acqua a MARTINO perché lui la chiedeva.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e per favore di portarlo presso un ospedale per... per... che potesse avere le cure necessarie.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io sono andata a casa mia, MARTINO l'hanno portato via con loro.

P.M.: sì, vorrei alcune precisazioni. Lei ha avuto modo di vedere la macchina, che tipo di macchina era?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, sinceramente no, perché in quegli anni non ero interessata alle autovetture, non conoscevo i modelli giusto i colori.

P.M.: quando fu messa dentro la macchina, una volta che venne presa a casa sua, a TALAN DE PACECO, era già incappucciata o venne bendata dopo all'interno della macchina?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando siamo arrivati alla casa di DE MONTES, è stato lì che mi hanno messo il cappuccio in testa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e quando mi mettono il cappuccio in testa mi viene chiesto di chiamare MARTINO.

P.M.: ha avuto comunque modo di vedere quante fossero le persone che l'avevano presa con la forza per accompagnarla, per accompagnarli da MARTINO? Quanti erano le persone?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: erano quattro persone, due di loro li ho riconosciute perché erano le stesse persone che mi avevano sequestrato, che si erano recati presso la mia abitazione a prendere il caffè ed erano le stesse persone che c'erano anche il 7 luglio.

P.M.: sì, lei ha detto prima che la persona che guidava la macchina è l'ultima che è scesa dalla macchina ed è quella alla quale suo fratello MARTINO si rivolge disperato dicendo: "PORCHETTO, PORCHETTO perché mi fai questo", no, quindi la persona che guidava la macchina era JOSE' LUIS PORCHETTO.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, esatto era JOSE' LUIS PORCHETTO.

P.M.: quindi dobbiamo escludere che lui fosse una delle persone che già in precedenza era venuta a casa sua con la pretesa di prendere il caffè.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: penso che questa persona non sia venuta precedentemente, perché comunque quella sera io a lui mentre guidava la macchina lo vedevo sempre da dietro.

P.M.: sì, ma allora le due persone che l'avevano già sequestrata il 16 giugno del '76 sull'isola di PAICARABI' e che successivamente alla sua liberazione sono andati più volte in casa a prendere il caffè, è in grado di dirci chi erano?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: non conoscevo i nomi, li posso riconoscere perché sono le persone che ho visto sempre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: i nomi li ho saputi in un secondo momento, quando si iniziò un processo in ARGENTINA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: per il fatto che io ricordavo il cognome di PORCHETTO, lui viene arrestato.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ed è lì che vengo che a conoscenza dei nomi, PORCHETTO, ROSSIN, MALDONADO e PUERTAS.

P.M.: certo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: BRUNO CAMER due anni fa mi ha confermato che queste persone erano coloro che facevano le operazioni nelle isole.

P.M.: ed erano presenti anche il 22 maggio in occasione dell'omicidio di suo marito, di MARIO MARRAS su quest'isola?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questo non lo saprei dire, perché poiché io non ero presente il 22 maggio, non so se queste persone erano sul posto.

P.M.: le fu detto da BRUNO CAMER o da sua madre o da suo padre più o meno quanti erano questi militari che il 22 maggio fecero irruzione nell'isola?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mia madre mi disse che erano... si trattava di due lance, ma me l'hanno confermato anche i proprietari delle lance.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perché siccome io inizialmente non credevo alla morte di MARIO, anche se mia madre mi diceva che era stato ucciso, io continuavo a cercare MARIO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi un giorno mi sono recata presso la Prefettura, un altro giorno presso il Commissariato di TIGRE.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sono arrivata perfino a CAMPO DE MAYO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: credendo che poteva trovarsi lì detenuto.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a CAMPO DE MAYO mi è stato riferimento che le persone che erano detenuto erano tutti quanti dei militari non c'erano... non c'era il personale civile detenuto presso il CAMPO DE MAYO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: cerco di avere delle informazioni dai proprietari delle lance, i quali mi raccontano che si era recato del personale militare civile a prendere appunto queste lance.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro mi hanno detto: "erano tutti impazziti, guardi un po' come mi hanno lasciato la lancia, con gli spari", piena di spari.

P.M.: sì, si sta riferendo scusi a richieste di informazioni che lei ha fatto dopo l'episodio del 22 maggio del '76.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì.

P.M.: sì. E invece torniamo alla sera del 7 luglio.

INTERPRETE: (...).

P.M.: quindi una volta che suo fratello MARTINO viene prelevato, nella maniera che ci ha detto da casa DE MONTES, lei viene riaccompagnata e lasciata nei pressi di casa, da quel momento lei non ha più visto MARTINO.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, da quel momento non abbiamo più visto MARTINO.

P.M.: senta...

MASTINU S.: (...).

P.M.: sì, dica.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ma il giorno 9 luglio...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...queste tre persone sono di nuovo venute.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: due di loro sono le stesse persone che avevano portato via MARTINO, che avevano sequestrato, anche se in realtà in quella occasione avevano delle parrucche.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: però li ho riconosciuti lo stesso, che si trattava delle stesse persone.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro cercavano ROSA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e ROSA in quel momento non si trovava con noi, noi sapevamo che forse era in compagnia della madre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi mia madre prende uno di loro dal braccio...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...e domanda: "che avete fatto con mio figlio, perché adesso cercate sua moglie?".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e questa persona risponde: "stia tranquilla che stiamo per rilasciarlo".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sono andati via di casa... da casa di mia madre e si sono diretti verso la casa della madre di ROSA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: lì hanno preso la... la cognata di ROSA e l'hanno portata all'ospedale dei bambini, in effetti ROSA si trovava lì.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi lasciano DIEGO e... cioè lasciano la cognata che guarda DIEGO e sequestrano di nuovo ROSA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: passano dieci giorni prima che ROSA di nuovo è vista.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e quindi gli ho chiesto: "perché ti hanno portato via a te, se loro in realtà erano interessati a MARTINO, ed è già da dieci giorni che hanno nelle loro mani MARTINO".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi mi fa vedere di nuovo i segni delle torture, di nuovo le manette, i segni delle manette e di nuovo i segni della "picana".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi racconta che un giorno la portano via da quel posto.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e domandano a una persona, "è questa tua moglie?".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questa persona risponde: "sì, è mia moglie", e ROSA riconosce in questa persona la voce di MARTINO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e credo che il giorno successivo ROSA fu rimessa in libertà.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: la portano via nel portabagagli della macchina.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e la lasciano penso vicino a casa, anche se non ricordo esattamente il posto.

P.M.: lei è a conoscenza di altri casi di Sindacalisti dei Cantieri Navali di "ASTARSA", che siano stati sequestrati o che siano rimasti "Desaparecidos"?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, perché in quei giorni venivamo sempre a conoscenza di qualche sequestro e il giorno 24 marzo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: il 24 marzo in realtà.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando MARIO ritorna dal lavoro mi racconta.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: che alle 6:00 del mattino erano già pronti i camion dell'esercito.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: con un elenco che conteneva il nome di delegati dei cantieri.

P.M.: il 24 marzo della data del golpe militare.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: esatto, il giorno del colpo di Stato militare.

P.M.: quindi diceva c'erano queste camionette dell'esercito, davanti alla fabbrica, Cantiere Navale di "ASTARSA"?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: erano davanti alla fabbrica, i militari avevano un elenco.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando arrivavano gli operai chiedevano i documenti, ed erano loro che disponevano chi doveva recarsi comunque a lavoro e chi doveva salire nei camion.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: perciò so che quel giorno di... "MESTRINA" sequestrarono sei o sette delegati.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e quello stesso giorno MARIO mi dice: "anche MARTINU è sull'elenco".

P.M.: il gruppo sindacale di cui faceva parte suo fratello MARTINU MASTINU lei sa che gruppo fosse, di che orientamento politico era?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ignora le sue attività politiche, perché non parlavamo della sua attività politica appunto.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: parlavamo della sua attività sindacale.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: lui mi raccontava come era stato eletto delegato, come... c'era arrivato.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: cosa riuscivano ad avere come delegati cioè, che venissero pagate gli straordinari anche a livello di sicurezza.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questo è quello che so della sua attività sindacale come delegato, perché noi in realtà parlavamo tra di noi della famiglia non è che parlavamo di politica.

P.M.: suo marito MARIO MARRAS invece lavorava al Cantiere Navale "MESTRINA", suo marito si è mai occupato di attività sindacali o attività politica?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, MARIO non si è mai occupato di attività sindacale.

P.M.: senta, tornando a quello che dichiarava prima, cioè che suo fratello MARTINU, la sera del 7 luglio quando venne caricato su questa macchina in cui già si trovava lei, bendata gridò ad uno dei sequestratori "PORCHETTO, PORCHETTO, che ti ho fatto, perché mi fai questo?", lei ha avuto modo di apprendere o sapeva già se suo fratello conoscesse e per quale ragione questo PORCHETTO?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: con il tempo quando abbiamo cominciato ad indagare su chi poteva essere questa persona PORCHETTO.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: abbiamo saputo che lui lavorava presso "ASTARSA".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: nell'anno '73 o '74 non ricordo esattamente, ma lui comunque è stato un operaio di... di "ASTARSA".

P.M.: la ringrazio non ho altre domande.

PRESIDENTE: Difensori di Parte Civile, Avvocato Gentili.

AVV. GENTILI: Avvocato Gentili Difensore di Parte Civile, in primo luogo una domanda a cui chiedo scusa forse ha già risposto. Il fratello MARTINU, si è recato nell'isola di PAYCARABI alcuni mesi prima del maggio?

INTERPRETE: (...). Non ho capito la domanda, mi scusi, non l'ho sentita proprio.

AVV. GENTILI: suo fratello MARTINU, si è recato nell'isola PAYCARABI alcuni mesi prima del maggio?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mio fratello va nell'isola nel mese di febbraio del 1976.

AVV. GENTILI: perché?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: va a lavorare presso questa isola, perché era diventato impossibile rimanere in zona, dovute alle minacce che si avevano in continuazione.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo il suo sequestro rimane molto spaventato?

AVV. GENTILI: poi si è recata lei con i figli e il marito MARIO...

INTERPRETE: (...).

AVV. GENTILI: ...quanti anni aveva lei, quanti anni avevano i bambini?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: io avevo ventisette anni.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: VANINA due anni e mezzo e mia figlia VIVIANA otto anni e mezzo.

AVV. GENTILI: può dire cosa le ha tentato di dire la bambina sulla morte del padre?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando VANINA tornò dall'isola insieme a mia madre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e me la sono... l'ho fatta sedere sulle mie gambe e gli ho detto...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...gli ho chiesto di raccontarmi dove era il padre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi VANINA mi racconta che al papà lo hanno ucciso i Pompieri.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho potuto capire che quando diceva Pompieri si riferiva ai militari, lui mi diceva: "i Pompieri con il casco".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi racconta che lei correva insieme al padre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e mi raccontava che i Pompieri avevano ferito e mi faceva segni sul collo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi racconta che gli dice e... "abbi cura di tua madre" poi fa una specie di sospiro e si addormenta.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questo VANINA lo ha ripetuto durante moltissimi giorni, durante moltissimo tempo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sentiva decine di Pompieri aveva paura, perché diceva arrivano di nuovo con i caschi, con l'elmetto.

AVV. GENTILI: lei ha parlato con i CAMER padre e figlio, BRUNO e RAUL.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ho parlato con CAMER due anni fa.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: era la prima volta che parlavo con lui.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: in quell'occasione lui mi racconta quello che è successo quel giorno e coincideva esattamente con quello che mi aveva raccontato mia madre.

AVV. GENTILI: che cosa le ha detto esattamente BRUNO CAMER e poi il figlio RAUL?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: BRUNO CAMER mi racconta che quel giorno in cui arrivano i militari insieme a personale civile...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...MARIO passa davanti alla sua porta, gli chiede una coperta.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: chiede la coperta perché c'erano i militari lui stava insieme a sua figlia VANINA e voleva con la coperta coprire appunto la bambina durante la notte.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi MARIO corre insieme a VANINA da dietro i militari danno l'ordine di ucciderlo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: questi sono le parole che mi ha detto, che mi ha riferito BRUNO CAMER.

AVV. GENTILI: ordine, che parole esatte?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

AVV. GENTILI: lo ha detto prima, più che ordine le parole.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ammazzatelo.

AVV. GENTILI: bene, le stesse cose sono state ripetute dal figlio RAUL CAMER.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo qualche mese ho parlato con il figlio di RAUL CAMER.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e RAUL mi conferma le stesse parole che mi aveva riferito il padre.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dove anche lui sentì l'ordine ammazzatelo.

AVV. GENTILI: la salma di suo marito MARIO, è stata riconsegnata al fratello SEBASTIANO?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì.

AVV. GENTILI: lei ha potuto vedere la bara?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a me è stato consegnato un cassone chiuso.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ma io continuai a dubitare se fosse veramente MARIO la persona che si trovava all'interno.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: per cui faccio aprire, diciamo la bara.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: il corpo era coperto con un vetro.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: lì posso veramente rendermi conto che si tratta di MARIO nel collo aveva molti... molto cotone.

AVV. GENTILI: ha tracciato identikit delle persone che l'hanno sequestrato?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando sono andata a dichiarare, presso, dinanzi al Giudice PAPALIA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: mi hanno fatto fare un identikit.

AVV. GENTILI: ha poi saputo i nomi di quelle persone?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, dopo fatto l'identikit...

AVV. GENTILI: quali sono i nomi?

INTERPRETE: ...ho saputo i nomi. (...).

MASTINU S.: ROSIN, PUERTAS, MALDONADO e PORCHETTO.

AVV. GENTILI: lei è stata picchiata o anche torturata con dei "picana" se no, perché no?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: a me in realtà colpivano, perché la "picana" era rotta.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro prendevano a calci la "picana" e si lamentavano dicevano: "questa macchina è schifosa, non vuole funzionare".

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quindi ogni volta che loro volevano aggiustare l'apparecchio e non ci riuscivano mi colpivano ancora di più.

AVV. GENTILI: lei, non è un tecnico, può dire però con semplicità di cosa si tratta di questa "picana" che lei ha visto sia pure non funzionava, con semplicità.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: la "picana" è della corrente elettrica che passano attraverso il corpo.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: possono essere dei fili di corrente elettrica.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ma non saprei dire di più, perché io in realtà non l'ho mai vista la "picana".

AVV. GENTILI: lei ha visto le tracce di questa "picana" su suo fratello al momento del primo sequestro, dopo il primo sequestro?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, ho visto i segni sul corpo di MARTINU dopo il primo sequestro.

AVV. GENTILI: per caso...

INTERPRETE: causati dalla "picana".

AVV. GENTILI: ...per caso le è accaduto di vedere le tracce anche sul corpo di ROSA, la moglie di MARTINU?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, anche sulla moglie ho visto i segni ed erano gli stessi che aveva MARTINU.

AVV. GENTILI: oltre alla minaccia che ha già detto...

INTERPRETE: (...).

AVV. GENTILI: ..."hanno perso il padre, perderanno anche la mamma", sono avvenute anche delle minacce ai suoi bambini?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì, quando mi hanno portato via il giorno 7 luglio.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e lì che mi viene detto: "ti conviene venire con noi, perché altrimenti noi possiamo addirittura uccidere o portare via le tue bambine".

AVV. GENTILI: ha avuto veramente paura in quel momento per la morte dei suoi bambini?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sempre.

AVV. GENTILI: nessun'altra domanda.

PRESIDENTE: gli altri Difensori di Parte Civile? Nessuna domanda, Difensori degli imputati?

AVV. MASINI: io.

PRESIDENTE: prego.

AVV. MASINI: signora io volevo sapere i militari che ragione avevano di cercare queste armi a casa di suo fratello?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro cercavano qualunque cosa, qualunque cosa le faceva comodo, armi, documenti, tutto andava bene, senza dare giustificazione.

AVV. MASINI: ma avevano l'ordine di cercare armi oppure era una giustificazione, una scusa?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, loro si giustificavano così, loro mi hanno trovato in casa mia.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro hanno trovato a casa mia un assegno che mi era stato mandato da una mia amica dal Nord AMERICA.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: e per avermi trovato questo assegno che era di un valore minimo...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...e questi soldi mi sono costati tantissimi e... tantissime botte diciamo così.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: loro mi chiedevano come ti mantieni, chi ti mantiene se non ci hai un marito, ma mentre che in realtà io ho sempre lavorato e mi sono mantenuta con il mio lavoro.

AVV. MASINI: io non ho altre domande.

AVV. GENTILI: Presidente non altre domande evidentemente, ma...

PRESIDENTE: facciamo finire l'esame...

AVV. GENTILI: ah.

PRESIDENTE: ...se non sono domande...

AVV. GENTILI: non avevo capito...

PRESIDENTE: ...mi scusi.

AVV. GENTILI: prego.

PRESIDENTE: finiamo l'esame e poi se ha dei documenti...

AVV. GENTILI: certo.

PRESIDENTE: ...da produrre, prego!

AVV.STRILLAC.: signora mi dispiace insistere su questi fatti per lei dolorosi, però voglio farle solo un'ultima domanda se le è possibile rispondere.

INTERPRETE: (...).

AVV.STRILLAC.: lei è a conoscenza nello specifico l'attività sindacalista di suo fratello in cosa consisteva?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: nel difendere gli operai, i lavoratori.

AVV.STRILLAC.: cioè, nei confronti di chi, difendere in che modo?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: con delle leggi del lavoro, voleva difenderli con leggi sul lavoro.

AVV.STRILLAC.: sì, mi sono spiegato male, cioè queste leggi del lavoro che lui cercava di fare applicare.

INTERPRETE: (...).

AVV.STRILLAC.: le rivendicava contro chi?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: contro... nei confronti dei padroni.

AVV.STRILLAC.: e c'erano delle conseguenza pratiche se i padroni non rispettavano queste leggi violate?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dice di non capire la domanda.

AVV.STRILLAC.: cioè, in pratica quando suo fratello, nei confronti dei padroni lamentava queste situazioni e i padroni non accettavano le sue lamentele presumo, suo fratello che cosa faceva, organizzava scioperi, cioè questo voglio capire.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: potrebbe darsi che abbia organizzato qualcosa, perché lui continuava nella sua lotta sindacale.

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: dopo non so, io so soltanto quello che è successo a lui, durante il suo sequestro, ma della sua attività sindacale non posso dire grandi cose.

AVV.STRILLAC.: grazie.

PRESIDENTE: aspetti Avvocato.

AVV. GENTILI: ecco Signor Presidente.

PRESIDENTE: aspetti, finiamo l'esame abbia pazienza.

AVV. GENTILI: certo.

PRESIDENTE: lei ha parlato di quattro persone che, ha indicato come quelli che la sequestrarono, la portarono via, voglio sapere in che modo ha saputo che si trattava proprio di queste quattro persone.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: quando ho reso dichiarazioni dinanzi il Giudice PAPAIA...

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: ...e quando lui mi ha chiamato appunto a rendere dichiarazioni, è stato lui a rifermi il nome delle persone.

PRESIDENTE: ma le hanno mostrato delle fotografie, ha avuto modo di vederli nuovamente di persona?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, io li ho descritti.

PRESIDENTE: quindi non le hanno mostrato fotografie?

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: no, soltanto con la mia descrizione e con il mio identikit.

PRESIDENTE: Pubblico Ministero ha concluso l'esame? Non ci sono altre domande?

AVV. GENTILI: no, se non quella se conferma le dichiarazioni fatte al Tribunale di SANT'ISIDRO a suo tempo.

INTERPRETE: (...).

MASTINU S.: (...).

INTERPRETE: sì.

AVV. GENTILI: e allora io produco sia le dichiarazioni di SANTINA MASTINU sia quella di EMILIA ROSA ZATORRE chiedendo alla Corte che li acquisisca o con l'art. 507 o altrimenti, come ho fatto ieri per MARIA MANCA.

PRESIDENTE: non le abbiamo già le dichiarazioni rese...

AVV. GENTILI: no.

PRESIDENTE: ...nel processo in ARGENTINA.

AVV.STRILLAC.: Presidente questa Difesa si oppone a questa acquisizione anche perché la teste è qui presente, quindi le dichiarazioni potrebbero essere comunque rese da lei e non tramite documenti che comunque vengono opposti.

PRESIDENTE: sì, ma sono già fatte delle domande su tutti i fatti, se ha qualche altra cosa da precisare...

AVV.STRILLAC.: io però non è che, non ho preso atto...

PRESIDENTE: sono...

AVV.STRILLAC.: ...ne posso prendere atto adesso della lettura...

PRESIDENTE: ...atti di un procedimento...

AVV.STRILLAC.: se c'è una parola in più o in meno, comunque io l'opposizione la faccio, se dovessero corrispondere...

PRESIDENTE: se vuole...

AVV.STRILLAC.: ...già...

PRESIDENTE: ...prenderne visione, lei ne ha diritto, comunque altre domande non ce ne sono, si può accomodare.

AVV. MASINI: comunque anche l'Avvocato Masini si oppone a questa produzione.

PRESIDENTE: va bene.

VOCI: (in sottofondo).

PRESIDENTE: ci riserviamo di decidere su questa opposizione nel frattempo...

VOCI: (in sottofondo).

PRESIDENTE: la prossima teste sarà...

P.M.: MARIA RUFINA GASTORI.

PRESIDENTE: come durata è prevedibile...

P.M.: beh, molto meno della Signora MASTINU, credo...

PRESIDENTE: la sentiamo, allora facciamo una pausa dopo questa testimonianza?

P.M.: come preferisce la Corte Presidente.

PRESIDENTE: no, se ci sono esigenze da parte di qualcuno, altrimenti, facciamo questa e poi facciamo una breve pausa.

P.M.: va bene.

PRESIDENTE: facciamola entrare.

AVV.STRILLAC.: Presidente chiedo scusa, vista la mole, perché sono dieci pagine e dieci pagine, è impossibile per me in pochi minuti fare riferimento a quello che ha appena detto la Signora MASTINU rispetto a quello che c'è scritto...

PRESIDENTE: beh, adesso poi magari...

AVV.STRILLAC.: ...quindi io comunque...

PRESIDENTE: ...nella pausa facciamo, potrà...

AVV.STRILLAC.: sì, sì, io le riconsegno...

PRESIDENTE: ...se vuole...

AVV.STRILLAC.: ...e comunque insisto nella mia opposizione...

PRESIDENTE: va bene, ci siamo...

AVV.STRILLAC.: ...poi deciderà lei.

PRESIDENTE: ...riservati, adesso decideremo dopo la pausa.

AVV.STRILLAC.: grazie.

VOCI: (in sottofondo).



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