Massimo Carlotto è nato a Padova nel 1956. È uno dei più noti scrittori europei di gialli, oltre ad essere autore teatrale, sceneggiatore e collaboratore di riviste e quotidiani. Vive a Cagliari.
Negli anni ’70, periodo in cui era membro di un gruppo della sinistra extraparlamentare, fu al centro di un controverso caso legale: nel 1976 trovò il corpo di una donna accoltellata e tentando di salvarla si macchiò gli abiti di sangue. La giustizia italiana non credette alla sua versione dei fatti, fu incarcerato e processato. Poco prima della fine del processo di appello, il suo avvocato gli consigliò di fuggire. Iniziò così una lunga latitanza che lo portò prima a Parigi e poi in Messico.
La rete di solidarietà fu interrotta da un avvocato messicano che lo tradì. Carlotto fu arrestato e torturato in Messico prima di essere rimpatriato, malgrado il mandato di cattura internazionale non fosse stato mai emesso. Dopo ulteriori processi, errori, cambiamenti legislativi, fu condannato.
Nell’aprile 1993 il Presidente della Repubblica gli concesse la Grazia e Carlotto, finalmente libero, iniziò a scrivere l’autobiografico "Il fuggiasco", storia lucida della sua dura latitanza e della fine della vicenda giudiziaria.
Iniziò poi la serie dell’Alligatore, una sorta di investigatore privato, assetato di verità e giustizia. Questi romanzi, tra cui i più noti "Il mistero di Mangiabarche", "Il maestro di nodi", "Il corriere colombiano", lo hanno condotto al successo e sono oggi tradotti in francese e tedesco.
www.massimocarlotto.it
|