Horacio Verbitsky nasce a Buenos Aires nel 1942. Nel 1960 inizia la sua intensa attività giornalistica, lavorando in giornali come Noticias Graficas, El siglo, El mundo, La Opinion e dal 1987, Pagina/12.
Dopo il golpe militare del 1976 entra a far parte di un’agenzia clandestina che diffonde le prime informazioni sui campi di concentramento della dittatura e con i suoi scritti ha più volte denunciato le atrocità commesse dagli uomini che hanno governato il paese durante il regime militare e i silenzi di chi li ha coperti negli anni successivi.
Divenuto esperto politologo ha pubblicato una dozzina di libri su temi politici, sociali e militari, tra cui: Ezeiza, Robo para la corona, Rodolfo Walsh y la prensa clandestina, Hacer la corte.
Presidede il Centro de Estudios Legales y Sociales, è segretario generale della Associacion Periodistas argentina e membro della giunta direttiva di Human Rights Watch/Americas. Insegna nella Fondacion del Nuevo periodismo diretta da Gabriel Garcia Marquez.
Ha ricevuto innumerevoli premi nazionali ed internazionali, tra cui, nel 2001, il Freedom of Expression Award dal Comitato per la Protezione dei giornalisti di New York.
|