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Cronaca di una fuga
L'intervista di Cecilia Rinaldini
RAI
La recenzione

Claudio Tamburrini parla di un’esperienza di gioia, anche se risulta difficile per noi accostare questo sentimento alle vicende del film “Cronaca di una fuga”, che racconta la sua storia: l’arresto, la detenzione, la tortura e l’evasione di questo giovane argentino al tempo della dittatura militare.
Quella di Tamburrini è la gioia della fuga, della sopravvivenza, del recupero della propria dignità dopo l’esperienza della tortura, dell’inizio di una nuova vita.
Il film, uscito nelle sale il 4 maggio, con il patrocinio di Amnesty International, mostra magistralmente uno spaccato vero e fedele alla realtà della dittatura militare in Argentina.
Claudio Tamburrini è stato uno dei tanti, tantissimi, giovani che in quel periodo finirono nell’imbuto della violenza; fu arrestato solo perché qualcuno aveva fatto il suo nome, come molti altri. Ma all’interno delle carceri di tortura non c’erano innocenti e non c’erano colpevoli, semplicemente perché non c’era alcuna giustizia a decretarlo. C’erano solo le vittime, della follia, della violenza ma anche di un disegno più grande di repressione totale, che ha quasi cancellato un’intera generazione di giovani argentini.
I toni cupi del film all’interno della Mansìon Seré (uno dei centri segreti di detenzione della dittatura), il buio, le porte e le finestre serrate sono lo scenario del racconto angoscioso della tortura, di quella fisica ma soprattutto di quella psicologica.
Poi arriva il riscatto: la fuga.
Claudio Tamburrini, con altri tre compagni di prigionia, dopo 120 giorni di reclusione, riuscì a scappare da quel luogo di terrore, dando oggi a noi la possibilità di ascoltare la sua testimonianza.
Il regista ha raccontato questa fuga rocambolesca con immagini di grande forza simbolica: corpi nudi che fuggono nella notte e che un po’ alla volta, con dolore e paura, coprendosi con dei vestiti, correndo, togliendosi le manette, ritornando alla luce quasi accecante di fuori, riacquistano la loro dignità di esseri umani, la loro personalità e l’identità che la tortura aveva cercato di annientare.
Dietro le finestre, oltre le porte chiuse, si intravede una società argentina ignara, cieca e sorda, che continua una vita che cerca di essere “normale”, come se i luoghi di detenzione e di tortura appartenessero a un altro mondo.
E’ un film importante perché racconta una testimonianza reale e perché, non solo serve a non dimenticare quello che è avvenuto, ma aiuta a comprendere sia la devastazione provocata nelle vittime, sia la meccanica e fredda sistematicità dell’apparato repressivo.
E’ un vero peccato che questo film sia stato vietato ai minori di 14 anni, non tanto perché bambini più piccoli di quell’età avrebbero dovuto vederlo, ma soprattutto perché questo pone alcune reali limitazioni alla promozione e alla diffusione di questa pellicola. Sembra quasi che la violenza e la brutalità non siano “scabrose” quando sono finzione e lo diventino quando sono la realtà.

Beatrice Gnassi


Contatti

Amnesty International - Ufficio Comunicazione -
Website: www.amnesty.it
E-mail: b.gnassi@amnesty.it
Tel: 06 4490209


Festival di Cannes 2006 - In concorso

CRONACA DI UNA FUGA
Regia: Israel Adrian Caetano

Con Rodrigo de la Serna, Nazareno Casero, Lautaro Delgado,
Matías Mormorato, Pablo Echarri

Tratto dal romanzo "Pase Libre - La fuga de la Mansión Seré"
di Claudio Tamburrini.

Buenos Aires, 1977. Una "task force" che lavora per il regime militare argentino, cattura l'italo-argentino Claudio Tamburrini, un portiere di una squadra di calcio di serie B, e lo trasporta in un centro di detenzione clandestino conosciuto come Mansión Seré: una vecchia abitazione nobiliare di Buenos Aires. Claudio si troverà presto in un inferno fatto di interrogatori, umiliazioni e torture. Dopo quattro mesi di prigionia, quando ormai la sua esecuzione è certa, tenta con altri tre prigionieri una fuga disperata. Nel bel mezzo di un temporale, forzano una finestra e completamente nudi, saltando nel vuoto...

Uscita 4 Maggio 2007
http://www.fandango.it/

Eventi dell'anteprima

Casa del CinemaCasa del Cinema - Roma
Largo Marcello Mastroianni, 1


Argentina: per non dimenticare
giovedì 3 maggio 2007

Ore 10.30 - Proiezione per la stampa

A seguire incontro stampa con:

Israel Adrián Caetano, regista del film “Cronaca di una fuga”
Claudio Tamburrini, protagonista della vicenda e autore di “Pase Libre - La fuga de la Mansìon Seré"
Jorge Ithurburu, Comitato promotore per il processo ESMA
Patrizia Sacco, Amnesty Italia

Moderatore:
Darwin Pastorin, giornalista

Ore 15.00 - I Mondiali della dittatura: sport e diritti umani

Proiezione del documentario
“Argentina ’78. Il Trionfo e il Terrore” (60')
regia di Diego Guebel-Mario Pergolini-Gonzalo Bonadeo
in collaborazione con History Channel

A seguire incontro con:
Darwin Pastorin, giornalista sportivo
Michele Plastino, giornalista sportivo
Julio Velasco, allenatore di pallavolo
Emiliano Calemzuk, amministratore delegato Fox Channels Italy
Valerio Piccioni, giornalista e promotore della "Corsa di Miguel"

Moderatore:
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia

Ore 17.00 - “Argentina: memoria e presente”

Proiezione di
"Noi che siamo ancora vive"
(30')
(materiali per il film TANOS)
regia di Daniele Cini

A seguire incontro con:
Vera Vigevani Jarach,Madres de Plaza de Mayo
Jorge Ithurburu, Comitato promotore per il processo ESMA
Marcello Gentili, avvocato di parte civile nei processo sui desaparecidos
Daniele Cini, regista cinematografico

Moderatore:
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia

Ore 21.00 - Anteprima a inviti

Altre proiezioni per la stampa a Roma:
lunedì 16 aprile ore 18.00
lunedì 23 aprile ore 18.00
Politecnico Fandango
Via Tiepolo, 13 A

Proiezioni per la stampa a Milano:
mercoledì 2 maggio ore 13.00
cinema Plinius
Viale Abruzzi, 28-30



UFFICIO STAMPA FANDANGO
DANIELA STAFFA (+39) 335.1337630 - MARINELLA DI ROSA (+39) 335.7612295
Tel. (+39) 06.97745006 - Fax (+39) 06.97745020 - Via Ajaccio, 12 b - 00198 e-mail: ufficiostampa@fandango.it

UFFICIO STAMPA AMNESTY INTERNATIONAL
Amnesty International Italia – Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it


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