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13.6.2000 - Juan Carlos Scarpati |
Presidente: MARIO D'ANDRIA
Giudice a Latere: STEFANO PETITTI
Pubblico Ministero: FRANCESCO CAPORALE
Cancelleria: ORIETTA CALIANDRO
UDIENZA DEL 13.6.2000
Esame del teste: JUAN CARLOS SCARPATI
PRESIDENTE: non parla italiano, vero?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no.
PRESIDENTE: dica che si deve impegnare a dire la verità.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: mi impegno.
PRESIDENTE: se può dare le sue generalità.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sono nato il 26 settembre 1939.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: a BANCARSE.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: provincia di BUENOS AIRES.
PRESIDENTE: sì, può rispondere all'Avvocato De Figueiredo.
AVV.DE FIGUE.: Signor SCARPATI, lei è uno dei tre scampati al campo, alla reclusione a "CAMPO DE MAYO", quando fu sequestrato come avvenne il sequestro?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sono stato sequestrato il 28 aprile 1977.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: all'angolo fra IDALGO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e la via del treno ARMIENTO, della Ferrovia ARMIENTO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: dovevo incontrarmi con un compagno.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì mi è stata tesa una imboscata.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: le Forze Militari.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e venne fuori un... uno scambio di... una sparatoria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e fui attinto da nove colpi... da nove colpi.
AVV.DE FIGUE.: dove fu portato?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: all'inizio mi hanno portato presso un luogo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: di nome la "CASITAS", conosciuto come la "CASITAS".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che in seguito, dopo alcuni giorni, mi resi conto che stesse all'interno del "CAMPO DE MAYO".
AVV.DE FIGUE.: fu interrogato subito?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: non fui interrogato perché ero in stato di incoscienza.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e realmente non si rendevano conto se fossi morto o meno.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in seguito, quando si resero conto che ancora ero vivo, che ancora respiravo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: mi hanno portato in un altro luogo che era molto più grande.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che in seguito venni a sapere chiamarsi il "CAMPITO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che si trovava anch'esso dentro il "CAMPO DE MAYO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: queste erano installazioni.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: queste erano installazioni che precedentemente funzionavano come scuderie, in quanto precedentemente c'erano di cavalli.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: lo chiamavano il "CAMPITO" o "LOS TORDOS" dai tordi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: da lì mi fanno entrare dentro una stanza.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che aveva la funzione di infermeria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma non era attrezzata a tal fine.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e c'era soltanto una tavola in legno, una specie di tavola in legno.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì mi fecero appunto dormire.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e sono rimasto lì un quindici, venti giorni non sono in grado di precisare esattamente.
AVV.DE FIGUE.: in seguito fu interrogato, fu torturato, che cosa ci può raccontare?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, dopo questi giorni nei quali non potevo essere torturato.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in quanto ebbi anche una... un infarto e anche un infarto polmonare.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e in seguito quando iniziai a stare meglio.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: iniziano gli interrogatori che però non potevano venir fuori, perché io avevo due... ero stato attinto da due spari, uno indica l'altezza della tempia sinistra e l'altro vicino al labbro superiore sinistro e pertanto non ero in grado di parlare.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: essendo poi tutta questa parte infiammata.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: cominciarono gli interrogatori e chiedendomi cosa facessi, quali erano i nomi dei miei compagni.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: siccome io non rispondevo in quanto non ero in grado di farlo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: io avevo anche... ero anche stato attinto da due colpi nel braccio e indica l'avambraccio sinistro e anche uno nella spalla, sempre sinistra, indicata dal teste.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e allora loro mi prendevano proprio dalla parte del braccio ferito, mi tiravano e tiravano molto forte fino a farmi sedere.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in seguito mi hanno portato in una stanza.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che era affianco di questa stanza che funzionava come infermeria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che io sapevo essere una sala di tortura.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in quanto quando io ero nell'altra stanza sentivo le grida di colore che erano torturati nella stanza vicina.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì mi mettono... mi tolgono gli abiti, mi denudano e mi legano su di una branda metallica.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e vengo legato per i piedi e per le mani con dei lacci in gomma.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e all'alluce di un piede mi girano intorno un cavo elettrico.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e con un altro strumento di nome la "picana".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: iniziano con questa "picana" a passarmi su tutto il corpo anche sui genitali.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e nelle gengive.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: fin tanto che io non ho ascoltato una voce di una persona che si trovava dietro di me, ma a quel momento non ho potuto identificare di chi fosse.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che disse che non potevano continuare in quel modo, perché altrimenti sarei morto.
AVV.DE FIGUE.: ricorda il nome del Generale RIVEROS e se lo ricorda chi era, lo ha mai visto e in quali occasioni?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: il Generale RIVEROS era il Comandante degli istituti militari.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che aveva anche il rango del corpo dell'esercito.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ho avuto l'opportunità di vederlo per due volte.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: la prima volta quando venne sequestrato un compagno che si chiamava ARRUE.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e ci tirano fuori dal padiglione ad un compagno e a me.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e ci portano davanti, negli uffici dove c'erano le sale di tortura.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e ci chiesero...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e ci chiesero se lo conoscessimo, ci portarono lì per vedere se lo conoscevamo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e quando ci portano di nuovo via, ci stava il Generale RIVEROS.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: con altre persone anche.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lui direttamente che ci chiede se conoscessimo ARRUE.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in quel momento però io non ero a conoscenza che lui fosse RIVEROS.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma quando siamo ritornati nel padiglione dove noi stavamo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: colui che faceva l'interrogatorio, il torturatore di "CAMPO DE MAYO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ci chiede se noi conoscessimo colui che ci aveva parlato, che aveva parlato, scusate, colui che aveva parlato.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e noi gli diciamo di no.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lui ci disse che quello era il Generale RIVEROS.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: questa è la prima volta, mentre la seconda volta.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ci convocano in un... in un luogo dove mangiavano gli Ufficiali, nella sala mensa Ufficiali.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì c'era questa stessa persona.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e anche con altre.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ci fece un'arringa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che noi appunto non potevamo dire che lottassimo per i poveri.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che lui stesso proveniva da un livello... da un nostro... da una famiglia umile.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che in realtà era l'esercito.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: colui che difendeva.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: difendeva la patria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: i valori cristiani.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e fece questo tipo di discorso.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questo tipo di discorso era molto ideologico e politico.
AVV.DE FIGUE.: ricorda era solo quando fece questa discorsi il Generale RIVEROS o venivano con lui altre persone e queste persone erano in uniforme, erano militari o civili, cosa ricorda?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, il Signor RIVEROS... RIVEROS veniva con le altre persone.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ed erano sempre in abiti civili.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e il personale e coloro che facevano gli interrogatori erano sempre vestiti in abiti civili.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e indossava l'uniforme soltanto il capo del campo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che apparteneva all'esercito.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e poi gli Agenti di Custodia della Gendarmeria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che è un'altra arma ovviamente dell'esercito.
AVV.DE FIGUE.: io leggo dalla domanda che è stata posta nella memoria che è stata... per la quale è stata ammessa la testimonianza, in cui si chiede che il teste riferisca, questo non è stato chiesto prima, sulle condizioni per quello che ricorda degli internati in "CAMPO DE MAYO", sui voli io... sui voli della morte che partivano anche da "CAMPO DE MAYO", sulla conoscenza di Sindacalisti internati nel campo e poi uccisi e poi in particolare sul passaggio a "CAMPO DE MAYO" di certo ALDO OSCAR RAMIREZ detto "LA FABIANA".
PRESIDENTE: cerchiamo di fare una domanda per volta Avvocato, se no rendiamo difficile il compito dell'Interprete.
AVV.DE FIGUE.: va bene.
PRESIDENTE: e poi non osserviamo le regole del codice.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora in forma permanente nel campo erano presenti un centocinqunta prigionieri.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che andavano rinnovandosi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: perché c'erano i voli, e che venivano chiamati "traslados" trasferimenti.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questo avvenivo con la cadenza di uno settimana.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: a volte anche due volte a settimana.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in ciascun trasferimento... posso continuare a dire "traslados", perché gli dà questo pure se volete trasferimenti non lo so, dà più... posso dire... va bene, d'accordo. Ciascun trasferimento.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in ciascun trasferimento venivano portate via dalle trenta alle quaranta persone.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, la maniera di procedere era questo: si poneva un cappuccio che veniva stretto intorno al collo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: i piedi erano incatenati.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: erano... ci si sedeva senza potersi appoggiare alle pareti.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: senza parlare.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: senza muoversi tutto il giorno.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: c'era un compagno di nome TITO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: essendo questo cappuccio che gli era stato messo che gli dava un senso di soffocamento.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e si perdeva anche il senso della realtà.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e pertanto gli si tolse il cappuccio.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e un gendarme che veniva... il cui soprannome era "EL PUMA".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: lo portò fuori nel giardino.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: nel cortile.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lo ha cominciato a colpire con un bastone.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: un ramo di albero.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lo ha ucciso.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: perché quando si diceva senza parlare e senza muoversi così dovevano essere, senza parlare e senza muoversi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e a me una persona che si comportava come un Dottore, ma che era un... (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma era una Ginecologa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che era anch'essa una sequestrata.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e che quando io ho ricominciato a camminare, mi aiutava nella mia deambulazione nel padiglione.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e io ero presso un padiglione speciale.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e dove erano detenuti i feriti e le persone... e le signore in stato interessante.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e però devo dire che c'erano anche persone che non erano nelle nostre condizioni, perché era molto pieno e pertanto quando dovevano riempire, riempivano anche con persone che non fossero né ferite, né in stato interessante.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, questo è per quanto atteneva le condizioni.
AVV.DE FIGUE.: l'altra domanda era la presenza di Sindacalisti nel campo, in particolare se ricorda la presenza di certo ALDO OSCAR RAMIREZ.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: nel "CAMPO DE MAYO" c'era quella che loro chiamavano la zona operativa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: era tutta la zona nord.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: di quella che si chiama il "GRANDE BUENOS AIRES", la "GRANDE BUENOS AIRES".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ho avuto l'opportunità di vedere, ed a volte di conversare con questa persona, perché si trovava... era... dormiva di fronte a me.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ed era appunto JORGE CASARIEGO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e NORMAN TATO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che erano i delegati operai dei laboratori SQUIB (o simile).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e poi un'altra compagna con il cognome DELGADO (o simile).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che era anche delegata del laboratorio LASAR (o simile).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: non ho visto ALDO RAMIREZ nel padiglione, in quanto è stato portato morto.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lo portarono molto nel campo, lo lasciarono nel cortile per tutto un pomeriggio.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e anche per tutto il giorno... la mattina seguente.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e ci facevano uscire per portarci a vederlo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, il corpo lo ha levato un Sottufficiale che da poco si è presentato a testimoniare.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: il cui cognome IVAGNES (come da pronuncia).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e fu lui che raccolse il corpo e lo mise dentro una camionetta.
SCARPATI J.C.: (...).
AVV.DE FIGUE.: Presidente, io vorrei mostrare...
INTERPRETE: e non so dove...
AVV.DE FIGUE.: ...una fotografia al teste se identifica qualcuno in questa.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, è ALDO RAMIREZ.
SCARPATI J.C.: (...).
AVV.DE FIGUE.: Signor SCARPATI quanto tempo è stato...
INTERPRETE: mi scusi Avvocato un attimo. Io però lo conoscevo come "LA FABIANA".
AVV.DE FIGUE.: va bene.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, che è un soprannome.
AVV.DE FIGUE.: quanto tempo è stato a "CAMPO DE MAYO"?
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, sono stato dal 28 di aprile e 18/20 settembre, non sono in grado di dire esattamente il giorno.
AVV.DE FIGUE.: Presidente grazie, io ho finito.
PRESIDENTE: Pubblico Ministero?
P.M.: sì, un'unica domanda siccome SCARPATI è l'unico sopravvissuto almeno l'unico sopravvissuto noto di "CAMPO DE MAYO".
INTERPRETE: (...).
P.M.: vuole spiegarci perché è libero, come è riuscito a riacquistare la libertà?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in realtà io sono fuggito non da "CAMPO DE MAYO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: lo Stato Maggiore riunito.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: chiese che fossi trasferito in un altro campo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in origine sono stato portato in un campo con il nome di "EL VESUBIO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì sono rimasto più o meno per due ore.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e poi mi tornano a trasferire.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...un altro campo il cui nome era "SHERATON", veniva così chiamato.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lo chiamavano in questo modo, perché la maniera di essere, di seguire... di comportarsi in questo campo era diverso da quello degli altri campi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in effetti non era un campo propriamente detto, ma era un Commissariato.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: era la... il Commissariato "DE VIJIA INSUPERABLE" (come da pronuncia) che è una zona...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...della "GRANDE BUENOS AIRES".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: lì il modo di comportarsi era molto più libero.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: eravamo tutti quanti detenuti in una stessa cella.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e lì mi incontrai con degli altri compagni.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: dove mi viene detto che colui che faceva l'interrogatorio, il capo di quel posto...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...aveva l'idea.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, di preparare, di fare, di costituire un gruppo di "INTELLIGENCE" e controsovversivo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ed essi mi dissero che stavano appunto scrivendo qualche cosa per creare questo gruppo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: un'esperienza...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...un'esperienza simile a quella che appunto stava avvenendo, quello che avveniva nella "ESMA".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e appunto garantivano a queste persone che non li avrebbero uccisi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: io non credevo molto in queste cose.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in quanto la politica del "CAMPO DE MAYO" era quella dello sterminio.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e io avevo l'intenzione di scappare quando me se ne fosse presentata l'occasione.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questa occasione si presentò più o meno quattro o cinque giorni dopo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: quando a me ed altri compagni ci trasferiscono.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: affinché fosse identificata una casa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, questo compagno la conosceva perché era stato lì e mi chiesero anche a me se io la conoscessi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e anche quando venne, quando mi venne richiesto io dissi che la conoscevo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma in verità non la conoscevo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e quello che io dissi, chiesi che mi portassero anche a me con queste altre persone.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: perché questo trasferimento sarebbe stato nella CITTA' DE LA PLATA.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che era una zona da me molto conosciuta.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e quando ci trasferiscono, quando ci portano lì, ci portano senza manette.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e avevano dei rapporti abbastanza liberali.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questa volta parlavano durante il viaggio.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ed eravamo con due macchine.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: quando giungiamo a LA PLATA.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: questo compagno riconosce la casa, la identifica.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: entrano.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ah, entriamo tutti dentro casa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e una volta dentro, quando fermano le persone che stavano dentro casa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: il Comandante dell'operazione.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e dice ad uno dei conducenti della macchina che si deve fare un'altra... (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ah, che si doveva fare un'altra pratica, l'identificazione di una targa da un'altra parte.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e pertanto in quella casa restano come persone che stanno attenti al... che stanno a guardare, che stanno come custodi, soltanto due, ne rimangono soltanto due.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: che però non appartenevano all'esercito.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: appartenevano alla Polizia Federale.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: uno dei due si chiamava RAUL.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e mentre stavamo in uno degli ambienti della casa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questi due Agenti che stavano addetti alla nostra custodia vanno in un altro ambiente, nell'ambiente della cu... in cucina.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e mi lasciano da solo con delle altre compagne che però erano lì nella casa.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e nell'angolo di una... e appunto e lasciano nell'angolo della stanza un fucile e appunto, poggiato all'angolo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e in quel momento ho deciso che era quello il momento di andarsene.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: presi il fucile, l'arma...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...e ho gridato alla compagna che dovevamo andare via.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma la compagna è rimasta parla... rimase paralizzata, ferma e paralizzata insomma. (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, e stava guardando verso la parete.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e io non avevo molto tempo per poterla attendere.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e sono uscito scappando, correndo via dalla casa.
PRESIDENTE: nessun'altra domanda, il Pubblico Ministero? Avvocato Gentili?
AVV. GENTILI: Avvocato Gentili di Parte Civile. Volevo sapere qualcosa di più su IVAGNES, sulle sue funzioni sui rapporti che eventualmente si sono instaurati fra IVAGNES e lo SCARPATI.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: IVAGNES e un'altra persona di nome HACHEL (come da pronuncia).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: erano coloro che erano addetti alla logistica del campo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e portavano il cibo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: tagliavano la legna, perché il campo era veramente tipo appunto un campo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e la legna veniva utilizzata per alimentare una caldaia con la quale si produceva acqua calda.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e IVAGNES mi ha fatto uscire fuori dal padiglione dove io ero... dove io stavo un due o tre mesi dopo, della... del fatto che era... (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e quando già ero rimesso fisicamente, dopo appunto essere stato sequestrato.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e IVAGNES venne a cercarmi nel padiglione 1 dove io ero.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: perché potessi andare...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...perché io potessi andare a tagliare della legna in un boschetto... in un bosco che era lì vicino.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questo non è accaduto soltanto una volta, ma varie volte.
SCARPATI J.C.: (...).
AVV. GENTILI: è al corrente che poi lo stesso IVAGNES abbia fatto delle dichiarazioni, delle confessioni, delle descrizioni del campo e dei metodi dei militari.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì.
AVV. GENTILI: vorrei per favore che descrivesse le condizioni del "VESUVIO", cioè del campo clandestino di detenzione dove ha detto di essere stato internato prima dello "SHERATON".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sono rimasto lì alcune ore.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora al "VESUVIO" fui portato io con altri compagni.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e siamo rimasti là alcune ore, non di più.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e tutto il tempo io sono rimasto con il cappuccio indosso.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e l'unico ricordo che ho è che nella parte bassa, c'era come dei box o delle separazioni...
AVV. GENTILI: quelle che si chiama le cucce.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, sì.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, erano appunto le "cucias" dove c'era poi un anello al quale venivano agganciate le catene.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma non ho potuto vedere altro, perché siamo rimasti lì due o tre ore.
AVV. GENTILI: grazie.
PRESIDENTE: gli altri Difensori, Avvocato Maniga.
AVV. MANIGA: Avvocato Maniga di Parte Civile. Quanto tempo rimase a "CAMPO DE MAYO".
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora sono rimasto nel "CAMPO DE MAYO" più o meno dal 28 aprile al 18 di settembre.
AVV. MANIGA: sì, si ricorda eventualmente con approssimazione quante persone in quel periodo ha visto trasferire con una certa approssimazione ovviamente.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: quattrocento persone, un cinquecento persone.
AVV. MANIGA: quattrocento, cinquecento persone e sempre per quel che può ricordare con... in quanti viaggi se così si può dire.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: i voli erano settimanali.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e in alcune settimane c'erano anche due voli.
AVV. MANIGA: grazie.
PRESIDENTE: altre domande da parte dei Difensori? Nessuna. Senta volevo sapere che attività lui svolgeva? Che lavoro faceva all'epoca?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ero militante del Partito Giustizia Analista in BUENOS AIRES.
PRESIDENTE: cioè il Partito Peronista?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, il Movimento Peronista.
PRESIDENTE: questo è il motivo per il quale è stato imprigionato, è stato sequestrato?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, sì.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: suppongo di sì.
PRESIDENTE: lui svolgeva attività politica quindi...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì.
PRESIDENTE: assidua. E questo "CAMPO DE MAYO" se può descriverlo com'è, in che cosa consisteva, che cosa era esattamente il "CAMPO DE MAYO".
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: il "CAMPO DI MAGGIO" ha un'estensione di una settantina di ettari.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: dove funziona il comando degli istituti militari.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: tutti gli istituti dipendono da "CAMPO DI MAGGIO" e funziona...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...ci funziona la scuola di artiglieria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...la scuola di comunicazioni.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: la scuola di paracadutismo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: la scuola di artiglieria.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: l'ospedale.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e c'è anche...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...e c'era anche un carcere penale.
PRESIDENTE: questi voli di cui ha parlato, se può dire cosa sa di questi voli.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: il giorno in cui c'erano i trasferimenti.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, in ogni padiglione ci incappucciavano a tutti quanti e ci facevano sedere.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sentivamo che entravano uno o due camion.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e in seguito andavano via.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e si sentivano i rumori degli aerei, perché una dell'inizio della pista di "CAMPO DE MAYO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: era alle spalle del padiglione 1, dove io stavo un ducento o trecento metri, non so esattamente dire quanto fosse.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e loro dicevano che trasferivano nei carceri oppure presso appunto il carcere penale.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: io...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...io ero convinto, anzi noi tutti eravamo convinti che non fosse così.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma allora noi desideravamo che fosse così, perché avevamo dei dubbi circa questo fatto.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e una volta quando venne appunto trasferito NORMAN TATO (come da pronuncia).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, portava, indossava un sacco, una specie di... (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ah, scusate una casacca, una giacca, con dei bottoni molto grandi.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e quando... e il giorno dopo che hanno trasferito IVAGNES, mi porta a tagliare legna in una parte lontana del campo.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...e al lato di questo luogo stavano bruciando dell'immondizia.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e nel cumulo di queste cose che stavano bruciando, di questa immondizia che stava bruciando, era anche un... restavano dei resti di quella giacca con i bottoni che avevo appunto visto precedentemente.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e questo era una cosa che comprovava quello che si dubitava, e cioè che prima di gettarli in mare, denudavano i corpi delle persone che avrebbero poi gettato a mare.
PRESIDENTE: come lo sa che li gettavano in mare?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no, questo l'ho saputo in seguito, questo l'ho saputo in seguito.
PRESIDENTE: quando lui è stato sequestrato, ha parlato di una sparatoria, lui è rimasto ferito, cosa intende di sparatoria, c'è stato scambio di colpi da una parte e dall'altra, come è avvenuto il fatto?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no, sono stato anche io a sparare.
PRESIDENTE: non ho capito?
INTERPRETE: sono stato anche io a sparare.
PRESIDENTE: quindi era...
INTERPRETE: quando appunto c'è stato...
PRESIDENTE: ...lui era armato e ha risposto, c'è stato un conflitto a fuoco?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, sì, anche io ero in possesso di armi e c'è stato un conflitto a fuoco.
PRESIDENTE: come mai lui era in possesso di armi?
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora dopo la metà del... dopo il colpo militare del '76 la metà dei... dei Sindacalisti, delle persone... (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...dei militanti scusate, dei militanti, scusate, andavano armati.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: perché...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...perché l'art. 19 della nostra costituzione ci abilita a... andare contro la dittatura con le armi.
PRESIDENTE: ma lui, dunque, aveva un lavoro o svolgeva soltanto attività politiche?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: io lavoravo.
SCARPATI J.C.: (...).
PRESIDENTE: che lavoro faceva?
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ero Tornitore.
PRESIDENTE: ma quando è stato sequestrato era nella clandestinità?
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, ero già nella clandestinità.
PRESIDENTE: e quando è stato trasferito nel Commissariato dove c'erano quelli che erano disposti a collaborare da quello che ho capito e il trasferimento è avvenuto perché lui aveva... si era dichiarato disponibile a collaborare?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no, io ho simulato collaborazione.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma non ho collaborato.
PRESIDENTE: aveva dichiarato la disponibilità a collaborare...
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, certamente.
PRESIDENTE: le altre persone che erano in quel campo, in "CAMPO DE MAYO" ha detto che c'erano anche Sindacalisti, ma erano persone che si trovavano nella sua stessa situazione, cioè di gente che era stata presa e che era nella clandestinità che...
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: non lo so, non posso dire chi stesse o meno in clandestinità.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma a quell'epoca la metà del Movimento Peronista era in clandestinità.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: erano migliaia di persone in clandestinità.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sparivano Sindacalisti, studenti.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: gente che...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...gente che non aveva nulla a che vedere e spariva tutti i giorni.
PRESIDENTE: ma era soltanto un'ala del Movimento Peronista o era l'intero movimento che era su queste posizioni?
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: no, era tutto il movimento.
P.M.: Presidente, mi vorrei riallacciare ad una domanda che ha fatto lei prima, al Signor SCARPATI che riguarda "CAMPO DE MAYO", ha chiesto di spiegare cosa fosse "CAMPO DE MAYO" quando era grande eccetera, SCARPATI ha detto che erano circa settanta ettari, io ho qui una mappa che dovrebbe avere anche la Corte uguale, potremmo approfittare della presenza del teste per farci indicare su questa mappa, l'ubicazione di quelle costruzioni di cui parlava prima, ha parlato di "LAS CASITAS", del "CAMPITO", "LOS TORDOS" gli istituti militari, ecco se può su questa mappa indicare l'ubicazione di questi luoghi?
INTERPRETE: (...).
PRESIDENTE: facciamogliela vedere.
P.M.: se è in grado eh.
INTERPRETE: (...).
P.M.: poi la produco.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
P.M.: Presidente forse sarebbe meglio se si avvicinasse alla Corte...
PRESIDENTE: si può avvicinare sì, alla Corte.
P.M.: e può indicare magari con una penna, con un lapis.
INTERPRETE: (...).
P.M.: volevo dire che è una mappa ufficiale dell'Esercito Argentino Presidente.
PRESIDENTE: sì.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: questo è tutto il "CAMPO DE MAGGIO", "EL CAMPITO".
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e il "CAMPITO" stava qui, indica la parte alta.
VOCI: (in sottofondo).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: e nella punta della pista...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora nell'indicazione fra l'80 e il 22.
PRESIDENTE: era tutta una zona militare quindi.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, tutta zona militare.
PRESIDENTE: dove c'erano tutte le scuole insomma, Scuole Militari.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: sì, le diverse scuole.
PRESIDENTE: va bene.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora, 77...
VOCI: (in sottofondo).
INTERPRETE: ...al centro della carta c'era l'ospedale.
VOCI: (in sottofondo).
PRESIDENTE: nessun'altra domanda il Pubblico Ministero?
P.M.: no, grazie.
PRESIDENTE: neanche i Difensori?
VOCI: no, grazie.
PRESIDENTE: può andare grazie, buongiorno.
VOCI: (in sottofondo).
PRESIDENTE: un attimo, allora deve fare...
AVV. COGODI: consente una...
PRESIDENTE: prego.
AVV. COGODI: ...domanda in precisazione, a una sua domanda il teste ha risposto di essere un militante del Movimento Peronista, siccome abbiamo appreso da precedenti deposizioni autorevoli che il Movimento Peronista in realtà era un contenitore che aveva al suo interno due anime distinte e anche contrapposte, è possibile avere il chiarimento a quali delle due componenti, diciamo così, del Movimento Peronista appartenesse? Perché dire Peronista o giustizialista ci è stato spiegato autorevolmente dal teste MORETTI non vuol dire... è una dizione equivoca nel senso che vi erano due partiti in un partito. A quali delle due componenti apparteneva...
PRESIDENTE: anche indicare l'epoca forse, perché poi ci sono stati dei cambiamenti...
AVV. COGODI: come? No, no, all'epoca dei fatti al quale si riferisce, cioè nel settanta... dopo il '76, dopo il colpo di Stato.
PRESIDENTE: quando è stato sequestrato diciamo.
INTERPRETE: (...).
PRESIDENTE: già gliel'ho chiesto io veramente.
AVV. COGODI: sì, ma ha risposto in modo generico, ha detto, Peronista, giustizialista.
PRESIDENTE: e io gli ho chiesto pure se era una particolare ala del partiti, se le sue supposizioni erano tutti oppure no.
AVV. COGODI: chiedo scusa se non ho colto...
PRESIDENTE: ...è ha risposto che erano tutti, comunque...
AVV. COGODI: lo so ma, se è possibile questa precisazione.
PRESIDENTE: facciamogli nuovamente...
INTERPRETE: (...).
AVV. COGODI: ...anche se è abbastanza implicita.
INTERPRETE: (...).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: in tutta la mia militanza nel Movimento Peronista...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ho sempre avuto...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...posso raccontare un aneddoto, qualche cosa che illustri...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...un mio compagno...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...diceva che nel Movimento Peronista...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...c'erano cinquemila o seimila militanti...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...che una volta stavano da una parte e un'altra volta... e poi stavano dall'altra.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...prima nella resistenza...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...poi nelle Forze Armate Peroniste...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...e poi di nuovo nella resistenza.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: si poteva stare nella Gioventù Peronista...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...ma la repressione...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...fu nella maggior parte, per la maggior parte...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...sebbene non totalmente...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...su tutto l'insieme del movimento Peronista.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: con questa connotazione...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...io nel '76...
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ...ero in quella che veniva chiamata la Gioventù Peronista.
AVV. COGODI: consente Presidente, ma dei due schieramenti principali, il PERONISMO che era chiaramente definibile di Destra...
INTERPRETE: (...).
AVV. COGODI: ...e il PERONISMO chiaramente definibile di Sinistra, si schierava con quello di Destra o quello di Sinistra?
INTERPRETE: (...).
PRESIDENTE: sì, ma questa...
AVV. COGODI: ai fini di una comprensione anche dei fatti...
INTERPRETE: (...).
PRESIDENTE: ...è una cosa che...
AVV. COGODI: ...e di una valutazione dei fatti...
PRESIDENTE: quello che ci ha detto il teste che abbiamo sentito questa mattina era in epoca successiva questa distinzione netta di cui...
VOCI: (in sottofondo).
INTERPRETE: mi scusi ma c'è il concetto... non c'è un concetto di Sinistra del PERONISMO.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: nel PERONISMO non esiste un concetto di Sinistra.
VOCI: (in sottofondo).
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: allora c'è un PERONISMO che combatte e un PERONISMO che è claudicante.
SCARPATI J.C.: (...).
INTERPRETE: ma non c'è una Sinistra ed una Destra.
PRESIDENTE: va bene! Può andare allora se non ci sono altre domande.
INTERPRETE: (...).
PRESIDENTE: si può accomodare grazie.
INTERPRETE: (...).
VOCI: (in sottofondo).
PRESIDENTE: facciamo entrare un altro teste.
VOCI: (in sottofondo).
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